UE-Ucraina Deep and Comprehensive Free Trade Area: Prospettive di Integrazione ed Effetti per le Imprese Italiane

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L'Accordo di Associazione fra Unione Europea e Ucraina è stato firmato ufficialmente il 27 giugno 2014, al termine di una delle stagioni più complesse della storia del paese nato dallo scioglimento dell’Unione Sovietica. La sua componente economica - la Deep and Comprehensive Free Trade Area (DCFTA) - è tuttavia entrata in vigore solo lo scorso 1 gennaio, a seguito di lunghi negoziati che hanno coinvolto anche la Russia. Con l’Accordo di Associazione UE e Ucraina si sono impegnate a stabilire una partnership politica più stretta e duratura, basata su valori comuni quali il rispetto dei principi democratici, delle regole dello stato di diritto e di quelle del libero mercato. Per l’UE l’Accordo di Associazione con l’Ucraina rappresenta il primo di una nuova generazione di accordi con i Paesi dell’Est Europa, che pone al centro della collaborazione bilaterale la dimensione economica e mira alla creazione di una zona di libero scambio attraverso non solo la progressiva eliminazione dei dazi doganali e delle quote all’import, ma anche un’armonizzazione di leggi, norme e regolamenti in materia commerciale.,Una volta che la DCFTA sarà entrata a regime, Ucraina e UE avranno liberalizzato rispettivamente il 99,1% e 98,1% dei dazi in valore in essere al 2014. Secondo stime della Commissione Europea ciò permetterà agli esportatori ucraini di risparmiare circa 487 milioni di € all’anno, mentre l’Ucraina eliminerà 391 mln di € in dazi sull’import dalla UE. Per analizzare il più possibile nel dettaglio gli effetti che la DCFTA avrà per le imprese italiane, nella tabella allegata sono disponibili le 397 linee tariffarie di maggiore interesse per il nostro export verso l’Ucraina, con l’indicazione per ciascuna del dazio medio applicato al 2014, della sua incidenza sull’export totale e della staging category, ovverosia il numero di anni a decorrere dal 2016 entro cui il dazio applicato dall’Ucraina verrà ridotto a 0. Per quanto il livello medio di copertura tariffario dell’Ucraina fosse già relativamente basso, specie se paragonato ad altri paesi emergenti, la completa liberalizzazione degli scambi permetterà a quei settori del Made in Italy che non godevano ancora del dazio zero di dispiegare appieno il proprio potenziale di crescita nel mercato ucraino. Ciò avverrà in particolare per i comparti dell’abbigliamento e della meccanica, che rappresentano le prime due voci del nostro export verso il paese. Ma l’azzeramento delle aliquote tariffarie sulla quasi totalità dei prodotti europei è solo uno degli effetti della DCFTA. L’adozione di standard UE e regole comunitarie per materie come le procedure doganali, gli investimenti, il public procurement, le Indicazioni Geografiche o la tutela della proprietà intellettuale sono infatti provvedimenti che il Governo di Kiev si è impegnato a varare e che per quanto comportino benefici di difficile quantificazione, pongono evidentemente le basi per una maggiore presenza delle nostre imprese sul mercato ucraino.
Keywords: 
International Trade, Neighbourhood, Foreign Affairs, Commercial Law, Private & Public International Law, Global Governance, EU External Action
Country of publication: 
Italy
File: 
Publication date: 
Thursday, February 11, 2016
Number of pages: 
23
Title Original Language: 
UE-Ucraina Deep and Comprehensive Free Trade Area: Prospettive di Integrazione ed Effetti per le Imprese Italiane
File Original Language: